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Commedia in tre atti - Testo con foto bianco/nero  e videocassetta
pp.56 cm 13 x cm. 21 - Prezzo di copertina: € 21,00 
Data di pubblicazione, Storo  1996, a cura di Gianni Poletti.

Scarpe e ciopéi è  una delle ultime commedie scritte da Nino Scaglia e forse anche la più riuscita.

 

Dopo essersi cimentato per una vita nella scrittura di poesie e rime dialettali, di racconti in prosa e di brillanti ed umoristici pezzi per il suo quindicinale La Rocca Pagana, l’ormai settantenne Scaglia cominciò a scrivere brillanti commedie in dialetto storse, curandone la messa in scena da parte della filodrammatica “I Coquadar” nata per sua stessa iniziativa nel 1977.
Nel 1986 la commedia fu premiata al quarto Concorso Autori della Provincia di Trento e pubblicata a cura della Co.F.As. Successivamente diverse compagnie la tradussero e rappresentarono in dialetto trentino.

 

“I Coquadar” affrontano “Scarpe e ciopéi” solo nell’inverno 1995-96. Sino ad allora la commedia non era mai stata rappresentata nel dialetto in cui era stata pensata e scritta. La messa in scena storese fu un successo, insperato da molti, in ragione della serietà del tema trattato. Lo spettacolo venne scelto per rappresentare le Giudicarie alla rassegna teatrale organizzata a Trento nell’autunno del 1996 per celebrare il cinquantesimo della Co.F.As.
“In fondo – ebbe a dire Nino Scaglia – le mie commedie sono lo specchio della mia anima. Guardandole infatti si ride per le battute, si ride molto, ma alla fine molti piangono perché il loro sfondo è sempre improntato a profonda umanità”
L’affermazione vale in particolar modo per “Scarpe e ciopéi” che è un testo profondamente umano, spassoso e al tempo stesso amaro com’è divertente e contemporaneamente triste l’esistenza dell’uomo.
 

Nino Scaglia - Scarpe e ciopéi

€ 21,00 Prezzo regolare
€ 10,00Prezzo scontato
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