di Autori Vari
Con foto bianco/nero
pp. 232 cm. 15 x cm. 21
Prezzo di copertina: esaurito
Data di pubblicazione, Storo 1995
Dai mari della Sicilia alle montagne del Tirolo: il giornalista Raffaele Villari compie e scrive il suo “viaggio di uomo senza testa” all’età di trentacinque anni suonati. Prima al fianco del colonnello calabrese Giovanni Nicotera, poi a capo della segreteria del reggimento comandato dal deputato palermitano Luigi La Porta, infine per una settimana a fianco del generale Ernesto Huag, egli fu sempre molto vicino allo stato maggiore di Garibaldi e divenne testimone oculare, attendibile e veritiero della campagna dell’estate del 1866.
Nel suo privilegiato posto d’osservazione don Marzio (questo lo pseudonimo con cui il Villari raccontò il suo viaggio) stese colorite note sui fatti e misfatti della campagna: le avventure galanti e le stravaganze sue e dei suoi compagni d’arme, l’inutile andirivieni dei garibaldini in fondo al Garda, la disfatta di Custoza, il duello all’arma bianca sul ponte del Caffaro, la battaglia di Monte Suello, la diffidenza delle popolazioni locali, i pasticci della diplomazia, la resa del Forte d’Ampola, gli scontri cruenti di Condino e Bezzecca, le morti dei compagni negli improvvisati ospedali del paese, la pace ignominiosa e il ritorno a casa.
Il libro restituisce un clima, rende bene un’atmosfera. Suona una sua campana, ma non sempre intonata con quella dei bollettini ufficiali o delle testimonianze popolari.
top of page
€ 12,00Prezzo
bottom of page