di Autori Vari
Con foto bianco/nero
pp. 180, cm. 15 x cm. 21
Prezzo di copertina: € 16,00
Data di pubblicazione, Storo 2006
Ha ancora un senso, a 140 anni di distanza e in un contesto storico globale completamente mutato, scrivere della circoscritta campagna garibaldina del 1866? C’è ancora qualcosa da dire?
In effetti, pochi episodi della nostra storia sono stati tanto esplorati. Anche “Il Chiese” ha ripetutamente affrontato l’argomento, privilegiando il racconto e le testimonianze delle scritture popolari e della memorialistica garibaldina. Abbiamo fatto parlare i protagonisti, dando così un nostro piccolo contributo alla ricostruzione dei fatti e dell’atmosfera del ’66. Sappiamo infatti come, in passato quelle vicende siano state talvolta troppo celebrate, ingigantite e quindi distorte: la campagna garibaldina fu vana e in complesso abbastanza triste, mentre gli scritti che la esaltarono ubbidirono più a propagande ideologiche che alla verità.
La rivisitazione del ’66 ci ha aiutato anche a capire cosa pensava la popolazione delle valli in cui viviamo, mettendo in risalto come il “patriottismo” e la “fedeltà” dei contadini e montanari di casa nostra fossero quasi sempre determinati dalla paura e dal calcolo.
Questo libro vuole essere una testimonianza nuova sul “nostro” 1866. Esso ha un senso proprio perché oggi le guerre (e con esse le pulizie etniche) ubbidiscono a una mission diversa, monopolizzata e totalizzata dagli interessi economici, tale da cancellare ogni idealità, ogni idealismo, alla fine ogni valore anche negli individui.
top of page
€ 10,00Prezzo
bottom of page