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a cura di G. Poletti, Storo 2010

 

Dopo l’armistizio del 3 novembre 1918 i profughi della Valle del Chiese cominciarono a rientrare nei loro paesi. Da Condino a Bondo ne erano stati evacuati 8.750. E tornarono anche i contadini soldati che avevano combattuto sotto le bandiere di Francesco Giuseppe.

 

Gli uni e gli altri trovarono un nuovo e diverso “paesaggio di guerra”: case sventrate, campagne e boschi devastati, fienili scoperchiati, malghe e pascoli danneggiati, ovunque residuati bellici, trincee e tombe. Nella “zona nera” del Chiese era stato distrutto oltre il 70% delle case.
Ricostruire le abitazioni, colmare le trincee, dissodare i campi rovinati e lasciati incolti per tre anni, radunare le sepolture, recuperare i materiali bellici abbandonati, tutto questo impegnò per molti mesi gran parte della popolazione. E ciò avvenne, spesso, in un difficile e sofferto confronto con la burocrazia italiana.
Dimensioni del volume:
Dimensioni: pp. 268, cm. 15 x 21 
 

Passato Presente n. 57 – Paesaggi della Grande Guerra in Valle del Chiese

€ 15,00Prezzo
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